24 gennaio 2009
20 gennaio 2009
11 gennaio 2009
Priva di morte e orfana di vita
Il coraggio di Eluana Englaro
Urlate urlate urlate urlate.
Non voglio lacrime. Urlate.
Idolo e vittima di opachi riti
Nutrita a forza in corpo che giace
Io Eluana grido per non darvi pace
Diciassette di coma che m’impietra
Gli anni di stupro mio che non ha fine.
Una marea di sangue repentina
Angelica mi venne e fu menzogna
Resto attaccata alla loro vergogna
Ero troppo felice? Mi ha ghermita
Triste fato una notte e non finita.
Gloria a te Medicina che mi hai rinata
Da naso a stomaco una sonda ficcata
Priva di morte e orfana di vita
Ho bussato alla porta del Gran Prete
Benedetto: Santità fammi morire!
Il papa è immerso in teologica fumata
Mi ha detto da una finestra un Cardinale
Bevi il tuo calice finché sia secco
Ti saluta Sua Santità con tanto affetto
Ho bussato alla porta del Dalai Lama.
Tu il Riverito dai gioghi tibetani
Tu che il male conosci e l’oppressura
Accendimi Nirvana e i tubi oscura
Ma gli occhi abbassa muto il Dalai Lama
Ho bussato alla porta del Tribunale
E il Giudice mi ha detto sei prosciolta
La legge oggi ti libera ma tu domani
Andrai tra di altri giudici le mani.
Iniquità che predichi io gemo senza gola
Bandiera persa qui nel gelo sola
Ho bussato alla porta del Signore
Se tu ci sei e vedi non mi abbandonare
Chiamami in cielo o dove mai ti pare
Soffia questa candela d’innocente
Ma il Signore non dice e non fa niente
Ho bussato alla porta del padre mio
Lui sì risponde!
Figlia ti so capire
Dolcissimo io vorrei darti morire
Ma c’è una bieca Italia di congiura
Che mi sentenzia che non è natura
E il mio papà piangeva da fontana
Me tra ganasce di sorte puttana.
Cittadini, di tanta inferta offesa
Venga alla vostra bocca il sale amaro.
Pensate a me Eluana Englaro.
una ballata di Guido Ceronetti
fonte: http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/eluana-eutanasia-5/eluana-ceronetti/eluana-ceronetti.html?rss
Continua inarrestabile il declino della civiltà italiana, tra l’indifferenza e l’apatia dei più.
Uno dei tanti motivi è il caso di “Eluana”.
Condannata ad esistere per colpa di ipocrite e schifose guerre di religione, tipiche italiane.
Solo nel nostro paese può accadere che dopo una sentenza definitiva vi sia ancora chi tenta di lacerare gli animi di una famiglia avvolta nel drammatico dolore della perdita della propria figlia.
Una nazione dove una sentenza passata in giudicato non si lascia attuare è una nazione pericolosa, inquietante.
Da circa 16 anni (!) Eluana è sempre come al primo giorno, a quel terribile giorno. Scollegata dal mondo esterno e nutrita attraverso il sondino, una terapia inevitabile, che non ha nulla a che vedere con la naturalità della vita.
Che destino terribile per la povera Eluana, sospesa, per alcuni viva, per altri morta.
4 gennaio 2009
nonostante tutto....AUGURI!
Auguri a tutti NOI, che cerchiamo il benessere nella vita quotidiana e crediamo ancora che - nonostante tutto - si possa star meglio.
Dedico un video trovato su youtube, fermatevi a guardalo: vedrete scorrere una serie di bellissime immagini accompagnate da frasi più o meno famose (ma sempre molto belle) con la colonna sonora “Fool to cry” dei Rolling Stones.