27 settembre 2008

A tutto Diesel!

Mashup vintage della Diesel, ormai un cult delle rete

come promuovere in rete in modo creativo.
Se avessi avuto queste scarpette quando sono andato al corso di ballo dai Bicego i risultati sarebbero stati sicuramente diversi.

VIETATA la visione a quelli a cui non piacciono i cartoons

Video virale mash-up della Diesel. Mix tra fummetto e films (hard!)
Video per celebrare i XXX anni di attività.
Geniale, fresco, innovativo e provocatorio! Coerente con il brand Diesel.
Il video fa parte di una campagna di marketing virale della Diesel, organizzata in 3 parti:
1. Provocazione: video hard rivisto in modo ironico.
2. Intrattenimento: eventi online in varie città
3. Promozione: comunicazione di una data e luoghi nei quali poter acquistare jeans Diesel a prezzo speciale.
Interessante provocazione/promozione.
www.diesel.com/xxx/

ADORO LE PROVOCAZIONI IRONICHE.

un bel pastone sportivo


Recentemente mi sto divertendo a guardare video virali e video mash-up e scopro delle cose veramente carine, ecco un mash-up dedicato agli sportivi, come me!
Sic!

25 settembre 2008


Ad essere sincero non mi piace il rock di Ligabue e ovviamente non andrò a nessuno dei sui sette concerti in Arena, ma coincidenza vuole che in questo periodo mi senta molto ma molto "mediano".

21 settembre 2008

Dolcissimo virus

Un dolcissimo video virale della Seat.
Bellissimo inizio con il richiamo alla semiotica “alla Magritte": “questa non è una pubblicità per automobili”, (vedi Pipa) - “qualcosa è tale per i nostri sensi più che per la nostra ragione”
Inoltre il video crea il giusto e spiegabile interesse ad un pubblico maschile, ma non solo.
E con la bellissima musica e voce di Johnny Cash in “God's Gonna Cut You Down”

Scala per il Paradiso

Oggi surfando su internet mi sono imbattuto in questa meraviglia, quello che viene considerato il più bel assolo di chitarra di tutti i tempi.
Ogni occasione è buona per ascoltare Stairway to Heaven dei Led Zeppelin



Scala per il Paradiso

...

La tua testa ronza ed il ronzio non se ne andrà - nel caso non lo sapessi
Il pifferaio ti sta chiamando, vuole che tu vada da lui.
Cara signora, senti il vento soffiare
E lo sapevi
Che la tua scala è fatta di vento che sussurra.

E scendiamo per strada
Con l'anima più piccola dell'ombra
Là cammina una signora che tutti conosciamo
Che fa splendere la luce e vuol dimostrare
Che tutto continua a tramutarsi in oro.
E se ascolti molto attentamente
Prima o poi la melodia giungerà a te
Quando tutti sono uno e una cosa sola è tutto
Essere saldi come una roccia e non un sasso che rotola.

Ha intenzione di comprare una scala per raggiungere il Paradiso

19 settembre 2008

A Verona l'oca batte forte il passo.



A Verona i Fascisti del terzo millennio (così si autodefiniscono) trovano casa, ovviamente con il benestare delle Lista Tosi ma soprattutto nel profondo torpore mentale dei veronesi.

La Chimica l’hanno dismessa perché era abusiva, questi Fascisti invece sono regolari, questo mi turba parecchio. Infatti i Fascisti a Verona sono legali!
AIUTO, arriva il loro Ordine e Disciplina!!!
Non capisco gli anacronistici Comunisti ma disprezzo soprattutto i Fascisti del secondo millennio e non capisco e disprezzo quelli del terzo millennio!

15 settembre 2008


da micromega.it

13 settembre 2008

Manu chiama Orson, rispondi Orson,...aiuto Orson!


30 anni fa andava in onda la prima puntata del bellissimo telefilm Mork & Mindy .
Mork era un alieno umanoide (il giovane mitico Robin Williams!) arrivato sulla Terra dal pianeta Ork su un'astronave a forma di uovo.
Mindy cerca di introdurre Mork agli usi e costumi umani ma le situazioni e i risultati che derivano da questo tentativo sono esilaranti e allo stesso tempo molto ironici.
L’ingenuità, la purezza e la schiettezza di Mork mettono in una nuova prospettiva i comportamenti, le contraddizioni, le incoerenze e le insofferenze umane. Spesso sono illuminanti i contatti mentali con il leader della popolo di Mork, Orson (di cui si sente solo la voce) dove discutevano dei vari aspetti della vita sulla Terra.
nano nano.

9 settembre 2008

Non è uno sport, è un gioco!

Il fisico non mi permette più di fare un certo tipo di sport, quindi ricomincio a giocare!
Ricomincio dal Kubb.
Cos’è il Kubb?
Il Kubb è un’autentica scoperta di un sabato sera di fine estate, in quel di Bure, in compagnia di amici.
Mi hanno detto: non è uno sport, è un gioco!
Oh Yeahh! fa per me!
Ma è un gioco di origine Vichinga!
Ops!
.....No fear!

Il Kubb è un gioco tradizionale svedese di origine vichinga, nato nella notte dei tempi nell'isola di Gotland, nel Mar Baltico.
È fabbricato in legno massiccio ed è costituito da 17 pezzi: 1 Re 10 Kubb 6 bastoni da lancio di forma cilindrica lunghi circa 30 Cm. È un gioco molto semplice e ricorda da un lato il Bowling dall'altro le Bocce e aggiungici un pizzico più di strategia, anche perché alla fine si deve abbattere il solito Re!

Ora lo voglio anch’io!

immagine di giocatore di Kubb in Cile. Da www.italiankubb.org

3 settembre 2008

Interessi o indifferenza?



copio e incollo una lettera di padre Alex Zanotelli che scrive a Beppe Grillo:

"Caro Beppe,
nel cuore di questa estate torrida e di questa terra calabra, lavorando con i giovani nelle cooperative del vescovo Brigantini (Locride) e dell’Arca di Noè (Cosenza), mi giunge, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua. Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta. (Una decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on.Veltroni alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!).
Così il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici,con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’ acqua ……queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male. Questo è un tradimento da parte di tutti i partiti! Ancora più grave è il fatto, sottolineato dagli amici R.Lembo e R. Petrella, che il “Decreto modifica la natura stessa dello Stato e delle collettività territoriali. I Comuni, in particolare, non sono più dei soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati nell’interesse delle finanze comunali.“ Ci stiamo facendo a pezzi anche la nostra Costituzione!
Concretamente cosa significa tutto questo? Ce lo rivelano le drammatiche notizie che ci pervengono da Aprilia (Latina) dimostrandoci quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai privati. Acqualatina, (Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di azioni) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300%! Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le bollette ad Acqualatina, pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina! Ora, nel cuore dell’estate, Acqualatina manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori o ridurre il flusso dell’acqua. Tutto questo con l’avallo del Comune e della provincia di Latina! L’obiettivo? Costringere chi contesta ad andare allo sportello di Acqualatina per pagare. E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!
L’ estate porta brutte notizie anche dalla mia Napoli e dalla regione Campania. L’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Cardillo, lancia una proposta che diventerà operativa nel gennaio 2009. L’ Arin, la municipalizzata dell’acqua del Comune di Napoli, diventerà una multi-servizi che includerà Napoligas e una compagnia per le energie rinnovabili.Per far digerire la pillola, Cardillo promette una “Robintax” per i poveri (tariffe più basse per le classi deboli). Con la privatizzazione dell’acqua si creano necessariamente cittadini di seria A (i ricchi ) e di serie B (i poveri), come sostiene l’economista M.Florio dell’Università degli studi di Milano.
Sono brutte notizie queste per tutto il movimento napoletano che nel 2006 aveva costretto 136 comuni di ATO 2 a ritornare sui propri passi e a proclamare l’acqua come bene comune. Invece dell’acqua pubblica, l’assessore Cardillo sta forse preparando un bel bocconcino per A2A (la multiservizi di Brescia e Milano) o per Veolia, qualora prendessero in mano la gestione dei rifiuti campani? Sarebbe il grande trionfo a Napoli dei potentati economico-finanziari.
A questo bisogna aggiungere la grave notizia che a Castellamare di Stabia (un comune di centomila abitanti della provincia di Napoli ), 67 mila persone hanno ricevuto, per la prima volta, le bollette dalla Gori, (una SPA di cui il 46% delle azioni è di proprietà dell’Acea di Roma).Questo in barba alle decisioni del Consiglio Comunale e dei cittadini che da anni si battono contro la Gori, che ormai ha messo le mani sui 76 Comuni Vesuviani (da Nola a Sorrento).
“Non pagate le bollette dell’acqua!”, è l’invito del Comitato locale alle famiglie di Castellamare. Sarà anche qui una lotta lunga e difficile, come quella di Aprilia. Mi sento profondamente ferito e tradito da queste notizie che mi giungono un po’ dappertutto.Mi chiedo amareggiato:” Ma dov’è finita quella grossa spinta contro la privatizzazione dell’acqua che ha portato alla raccolta di 400 mila firme di appoggio alla Legge di iniziativa popolare sull’acqua?
Ma cosa succede in questo nostro paese? Perchè siamo così immobili? Perchè ci è così difficile fare causa comune con tutte le lotte locali, rinchiudendoci nei nostri territori? Perché il Forum dell’acqua non lancia una campagna su internet, per inviare migliaia di sollecitazioni alla Commissione Ambiente della Camera dove dorme la Legge di iniziativa popolare sull’acqua? Non è giunto il momento di appellarsi ai parlamentari di tutti i partiti per far passare in Parlamento una legge-quadro sull’acqua?
Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico, al minor costo possibile per l’utente,senza essere SPA. “L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne “illecito”profitto- ha scritto l’arcivescovo emerito di Messina G. Marra.Pertanto si chiede che venga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubblica, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile.”
Quando ascolteremo parole del genere dalla Conferenza Episcopale Italiana? Quand’è che prenderà posizione su un problema che vuole dire vita o morte per le nostre classi deboli, ma soprattutto per gli impoveriti del mondo? (Avremo milioni di morti per sete!).
E’ quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16 luglio, il Papa Benedetto XVI:” Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana .Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come bene economico.” Quand’è che i nostri vescovi ne trarranno le dovute conseguenze per il nostro paese e coinvolgeranno tutte le parrocchie in un grande movimento in difesa dell’acqua? L’acqua è vita. “L’acqua è sacra, non solo perché è prezioso dono del Creatore- ha scritto recentemente il vescovo di Caserta, Nogaro – ma perché è sacra ogni persona, ogni uomo, ogni donna della terra fatta a immagine di Dio che dall’acqua trae esistenza, energia e vita.”
Sull’acqua ci giochiamo tutto!
Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l’acqua non è una merce, ma un diritto di tutti. Diamoci da fare perché vinca la vita!". padre Alex Zanotelli

Sono angosciato.